Report Smart Technologies & Covid19

Il 2020 entrerà nei libri di storia come l’anno della pandemia da Coronavirus. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’emergenza sanitaria il 30 gennaio 2020 e ha introdotto ufficialmente l’espressione COVID-19 l’11 febbraio (www.who.int).

Le severe misure di isolamento e distanziamento sociale, finalizzate a ridurre le occasioni di contatto e di interazione sociale, presentano gravi rischi per il benessere delle persone, la cui portata non è ancora del tutto stimata. Per ridurre le incognite e superare le avversità occorre individuare nuove soluzioni. In questo scenario la tecnologia sembra poter giocare un ruolo importante sebbene non ancora ben definito. Le nuove soluzioni rappresentano, infatti, una risorsa da esplorare, la cui efficacia non può essere limitata soltanto ad attività specifiche come la connessione sociale (smart working, e-learning, ecc.) ma, al contrario, vanno intese come possibile strumento per fronteggiare le numerose difficoltà emerse a seguito dello stato pandemico.

Le innovazioni descritte in questo report delineano un quadro conoscitivo e propongono riflessioni di carattere generale. Non siamo in presenza di una bacchetta magica per un futuro radioso. Non poniamo una fiducia incondizionata nei sistemi intelligenti che stiamo costruendo.
La  tecnologia non è positiva né negativa, è semplicemente una possibilità.
Possono aprirsi orizzonti e scenari non sempre immaginabili, con l’evidente necessità di ripensare  le pratiche e le modalità di organizzare le relazioni umane e sociali, oltre che economiche.

* Questo Report rientra nelle attività dell’Area di Ricerca Innovazione e Trasferimento Tecnologico (del Centro LUPT) di cui la prof.ssa Cristina Mele è Resp. Scientifico/coordinatore.


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