Il giorno 22 marzo alle ore 14,30 al Centro LUPT dell’Università degli studi di Napoli Federico II, verrà presentato il volume “L’oppio dei populisti. Risentimento di status e politica anti immigrazione in Italia (2008-2022)” del prof. Armando Vittoria, edito da Mimesis.
Introdurrà e modererà il dibattito la prof.ssa Marina Albanese, direttrice del Centro LUPT ed interverranno, alla presenza dell’autore, il prof. Flavio Felice dell’Università del Molise e il prof. Giacomo Di Gennaro dell’Università di Napoli Federico II.
Il prof. Armando Vittoria insegna Analisi delle politiche pubbliche presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Napoli Federico II e si occupa prevalentemente di populismo e politiche pubbliche dell’immigrazione, di Public sector, di beni collettivi e teoria democratica, di politiche sociali e basic income.
La politica del risentimento populista appare ormai, esclusivamente, una politica anti-immigrazione. Dai margini della nostra società democratica la frattura che sembra emergere è nell’opposizione a coloro che appaiono come nuovi, potenziali membri del demos, con cui dividere risorse, anche valoriali, e diritti, anche sociali. Questa, al fondo, è l’agenda proposta dai partiti variamente definiti come populisti, sovranisti o far-right: proteggere “prima” chi è dentro la cittadella della democrazia e consolare il popolo, tanto indecifrabile quanto etno-centrato, con una terapia di policy palliativa che punta ad escludere quello che risulta essere, insieme, un capro espiatorio e un nemico oggettivo, cioè l’Altro, l’immigrato.
La politica anti-immigrazione è diventata l’oppio dei populisti: dei partiti, come degli elettori. In Italia è crescente e ormai maggioritario il consenso verso quelle piattaforme politiche che restringono l’idea della cittadinanza democratica escludendo i non-nativi e gli immigrati. La tesi alla base delle ricerche contenute in questo volume è che la rapida ascesa dei partiti far-right in Italia, tra le elezioni del 2013 e quelle recenti del 2022, si possa prevalentemente spiegare sul lato della domanda politica, attraverso quelli che appaiono essere i due driver di questo successo: la paura di uno scivolamento di status e di ricchezza privata di una diffusa piccola e media borghesia, e il risentimento anti-immigrazione che essa esprime.
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