Il mare e l’acqua. L’oro azzurro di Napoli

Il 9 maggio 2025, ore 12, Stazione Municipio (linee 1 e 6 della metropolitana di Napoli)

Il 9 maggio sarà inaugurata presso la Stazione Municipio della metropolitana di Napoli la mostra “Il mare e l’acqua. L’oro azzurro di Napoli”, precedentemente esposta alla Stazione Marittima durante il Maggio dei Monumenti 2024. L’esposizione è stata integrata con pannelli descrittivi delle “stazioni dell’acqua” della Metropolitana: Municipio (linee 1 e 6), Toledo (Linea 1), Chiaia e San Pasquale (Linea 6).

Il progetto, nato dalla collaborazione tra Comune di Napoli e Azienda Napoletana di Mobilità, valorizza il ruolo del Mediterraneo nella storia, nell’arte e nell’archeologia della città, evidenziando come l’acqua abbia caratterizzato la storia urbana di Napoli, a partire dal mito fondativo della sirena Parthenope.

“Questa esperienza, frutto di un accordo interistituzionale, mostra come le Istituzioni Museali, i centri di ricerca e le università possano contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale e allo sviluppo di territori e comunità”, ha dichiarato Massimo Clemente, Direttore CNR ITC e Direttore Scientifico di RETE.

Marina Albanese, direttrice LUPT Unina, ha ricordato: “L’Università Federico II e il Centro LUPT hanno promosso la prima fase del percorso culturale e turistico sulle acque di Parthenope con le installazioni in Stazione Marittima nel maggio 2024”.

Daniela Savy del progetto Obvia-ExtraMann ha sottolineato l’opportunità di raggiungere “400.000 contatti quotidiani della linea metro ANM, per offrire conoscenza del nostro patrimonio di civiltà”.

L’iniziativa utilizza “linguaggi innovativi e sperimentazione al servizio della collettività, con supporti digitali e mappe interattive per un approfondimento dei contenuti”, come evidenziato da Alessandra Pagliano (Unina DIARC). Carla Langella (Unina DIARC) ha anticipato l’arricchimento futuro con video illustrativi.

Francesco Favo, direttore generale di ANM, ha ricordato che “l’esperienza delle stazioni dell’arte conferma che la personalizzazione dei siti contribuisce a rendere le stazioni non più luoghi di transito ma punti di incontro con l’arte”.

L’assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza ha concluso: “Le stazioni della metropolitana sono luoghi di transito complessi, ben vengano le iniziative capaci di far fermare i cittadini e i turisti curiosi di approfondire temi progettuali e semantici”.

Le “stazioni dell’acqua”

Stazione Municipio (Àlvaro Siza e Eduardo Souto de Moura): ingloba testimonianze archeologiche portuali scoperte durante gli scavi, con una piazza ipogea collegata alla Stazione Marittima attraverso un sottopasso con i resti dell’antico “molo grande”.

Stazione Toledo (Oscar Tusquets): rappresenta una discesa simbolica dal nero dell’asfalto ai toni caldi del tufo fino al livello del mare, con mosaici di azzurro sempre più intenso. Presenta le “Olas” (onde in rilievo) e i light box di Bob Wilson “By the sea… you and me”.

Stazione San Pasquale (Boris Podrecca): definita “una vertiginosa discesa a mare”, con un volume centrale che richiama un’antica imbarcazione nelle profondità marine, sottolineato da una rete metallica e dall’intervento artistico di Peter Kogler con pattern di forme “liquide”.

Stazione Chiaia (Uberto Siola): edificio interrato con funzione di collegamento tra diversi livelli della città, dove sono visibili resti dell’acquedotto Augusteo. L’intervento artistico di Peter Greenaway evoca un viaggio mitologico con il regno di Nettuno in blu cobalto e un verso di Ovidio sul parapetto.