Si firma oggi un Protocollo tra la Procura di Napoli e il Centro Interdipartimentale LUPT della Università di Napoli Federico II.
Le Parti intendono ratificare e formalizzare le buone prassi operative e di collaborazione istituzionale già proficuamente avviate tra i suddetti Uffici, nel campo del contrasto alle varie forme di aggressioni illegali al patrimonio culturale della città di Napoli e del relativo circondario.
Infatti, sono state già proficuamente realizzate un anno fa attività operative e di cooperazione istituzionale tra i suddetti uffici, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli guidato da Paolo Giulierini e l’Università di Napoli Federico II; buone prassi che hanno condotto ad avviare un complesso e articolato monitoraggio sui beni e reperti oggetto di sequestro penale e affidati in custodia presso la sede del MANN.
È ora interesse comune delle Parti coinvolte nel presente Protocollo: a) realizzare un reciproco confronto di esperienze ed una più ampia attività di analisi e studio dei fenomeni criminali del traffico illecito dei beni archeologici, anche alla luce degli impegni assunti dalla Convenzione di Nicosia nel 2007 e delle fattispecie e degli strumenti introdotti legge nr. 22 del 9 marzo 2022; b) definire e mettere in atto forme integrate di collaborazione allo scopo di assicurare scambi di esperienze necessarie al reciproco supporto e alla migliore attuazione dei principi generali di leale cooperazione istituzionale, di buon andamento dell’amministrazione pubblica e di economicità delle relative attività, ciò nel pieno rispetto della reciproca autonomia giuridica, gestionale e statutaria.
In particolare la Procura si avvarrà della collaborazione dell’area di ricerca di “Diritto europeo, Management e circolazione internazionale dei beni culturali, Audience Development e creazione di Network per lo sviluppo territoriale” e dei tirocinanti, laureati, ricercatori, inseriti nei due relativi laboratori afferenti a tale area di ricerca: 1) Management, Diritto, Educational e 2) Valorizzazione, tutela e lotta al traffico illecito – OBVIA Making Culture radicati presso il Centro LUPT dell’Università di Napoli Federico II, allo scopo:
– di operare, anche d’intesa con altri enti e istituzioni presenti sul territorio, un puntuale monitoraggio dei beni culturali oggetto nel corso degli anni di saccheggio, furti ed esportazione all’estero. A tal riguardo, le attività condotte dalla Procura di Napoli hanno da tempo evidenziato la necessità di una paziente attività di analisi, studio e confronto di archivi documentali pubblici e privati per ricostruire la provenienza dei beni culturali e il relativo “percorso illegale” nel marcato clandestino. Tale attività si presenta spesso del tutto imprescindibile per attivare le indagini finalizzate al rintraccio del bene, al suo recupero e alla individuazione di responsabilità in condotte illegali, punibili ai sensi del Titolo VII bis del codice penale;
– di operare, anche d’intesa con altri enti e istituzioni presenti sul territorio, una ricognizione dello stato di custodia e conservazione delle opere nei depositi e del relativo status giuridico, qualora si tratti di opere oggetto di sequestro penale;
– di contribuire, anche d’intesa con altre istituzioni presenti sul territorio, alla realizzazione di una aggiornata “mappa del rischio di aggressione al patrimonio culturale” della città di Napoli e dei comuni ricadenti nel relativo circondario.
Responsabile per la Procura è il Procuratore aggiunto Dr. Pierpaolo Filippelli coordinatore del gruppo intersezionale “Tutela dei beni culturali” e per Il Centro LUPT è la prof Daniela Savy nella sua qualifica di Responsabile Area di ricerca in “Diritto europeo, Management e circolazione internazionale dei beni culturali”. Firmeranno il protocollo oggi in Procura il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri e la direttrice del LUPT della Università di Napoli Federico II Prof.ssa Marina Albanese.