Così si migliora la capacità competitiva delle imprese

Di seguito si riporta il comunicato stampa “Viceministro Bellanova: innovazione, apertura e valutazione”, pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. LINK

“Politiche industriali in grado di valorizzare innovazione, internazionalizzazione, apertura: elementi su cui oggi si gioca la partita della competitività”. Sforzo delle istituzioni “per creare le condizioni affinché le imprese possano lavorare, sperimentare e svilupparsi” e, al contempo, quello delle imprese “per ricalibrare il business aprendosi al mercato globale e innalzando la propria competitività”.

Sono questi, per la viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, gli elementi affinché il tessuto produttivo faccia dell’innovazione la leva per competere a livello mondiale. Ne ha parlato oggi al Mise al convegno “Come misurare la capacità innovativa delle imprese? La norma tecnica ENR-CeRITT 12001”.

“In tal senso – ha detto la Viceministro – è particolarmente positiva l’iniziativa messa in campo dal CeRITT – Centro di Ricerca sull’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico – ed ENR”, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione. “La realizzazione di uno standard sull’innovazione consente di avvalersi di una metodologia di analisi e di valutazione dei sistemi e dei processi innovativi che può contribuire in modo sostanziale a migliorare il dialogo e la collaborazione tra il sistema delle imprese, il mondo della ricerca, il sistema creditizio e la Pubblica Amministrazione” perché, ha aggiunto, “è fondamentale che si crei un circuito virtuoso tra queste realtà. È l’Industria 4.0”.

“Oggi le imprese hanno a disposizione una serie di strumenti per innovare: il Credito d’Imposta R&S, il Patent Box, la legge Sabatini, il Super Ammortamento” ha aggiunto Bellanova. “Il Governo proseguirà su questa strada e, al contempo, si concentrerà nello sviluppo di un sistema di infrastrutture di connessione avanzato, reti a banda ultra larga e reti satellitari, per un Paese interamente connesso, moderno, affacciato sul mondo”.

“Se, chi verrà dopo di me – ha concluso la Viceministro – passerà meno tempo in questo Ministero ad affrontare crisi aziendali, con i loro drammi umani, economici e produttivi, allora vorrà dire che avremo vinto: perché potremo dire di aver portato vera innovazione nel tessuto imprenditoriale del Paese”.