Spettro autistico e neurodivergenze: diritto al ben–essere, prospettive di inclusione, promozione della biodiversità nei contesti naturali

Responsabile: Prof. Roberta Alfano

Comitato tecnico scientifico

Prof. Erminia Attaianese, Prof. Carmela Bravaccio, Dott. Maria Esposito

Descrizione area di ricerca

L’area di ricerca si pone in linea di totale continuità con le ricerche iniziate nell’anno 2024 dal gruppo di lavoro multidisciplinare in tema di autismo spontaneamente costituitosi presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e che ha trovato una prima sostanzializzazione in un ciclo di quattro seminari interdisciplinari. Si intende proseguite nella promozione sul territorio di una rinnovata comprensione delle neurodivergenze in genere e di quelle specificamente declinate nello spettro autistico in particolare, per una rinnovata comprensione e inclusione nell’ambiente lato sensu considerato. L’area di ricerca persegue una diversa interpretazione dei disturbi del neurosviluppo, al fine di promuovere una società “ecologica” e sostenibile in grado di sostenere le “minoranze” neurologiche, nei confronti delle quali promuovere la realizzazione nei contesti naturali, volti alla biodiversità. Ciò in luogo del precedente approccio – dimostratosi fallimentare – volto alla “cura” o alla eliminazione della neurodivergenza stessa, in un tentativo di “normalizzazione ambientale”. L’area di ricerca intende promuove l’accettazione delle neurodiversità, elemento naturale ed intrinseco della struttura sociale. Si intende proseguire in un dialogo che veda coinvolti i molteplici attori istituzionali interessati e gli esperti per competenza e per esperienza. La prospettiva teorica multidisciplinare sottesa evidenzia un carattere caledoscopico ed interdisciplinare che può risultare un valore aggiunto al fine della realizzazione di una reale inclusione nei diversi consessi ambientali e culturali.

Obiettivo dell’area di ricerca

L’Area di ricerca intende perseguire diversi obiettivi sinergicamente correlati; in particolare intende proseguire – come punto centrale ma non esaustivo – quanto proposto negli incontri, per provare a fornire proposte concrete per alcune delle maggiori criticità e per stimolare riflessioni multidirezionate. Fra queste , l’analisi di quanto sia ancora deficitaria l’informazione sullo spettro autistico, per la quale si intendono fornire risposte concrete

attraverso la predisposizione di un vademecum, che sintetizzi le profonde trasformazioni dell’attuale sistema comunicativo contemporaneo nel suo paradigma telematico. A seguire l’analisi sulle difficoltà in tema di formazione scolastica ed universitaria, analizzando lo stato di fatto, le buone – e cattive – pratiche, per permettere la migliore formazione. Punto nevralgico della ricerca sarà lo studio delle possibili prospettive di inclusione lavorative, analizzando se e come possa essere possibile, anche attraverso la modifica normativa, l’inclusione presso la pubblica amministrazione. L’avviamento al lavoro deve necessariamente articolarsi con modalità diverse in ragione delle diversità proprie dei soggetti interessati, che impongono un’analisi della normativa, al fine di verificarne possibilità e prevederne rinnovate declinazioni, che permettano il superamento di una logica di mero assistenzialismo a favore di un’effettiva tutela della dignità, in un cammino di reale inclusione. L’area di ricerca intende altresì implementare i progetti di ricerca applicata, di competenza delle diverse componenti del comitato scientifico, al fine di rendere concreti possibili interventi nei diversi livelli di governo ( locale, nazionale e internazionale). Last but not least, l’ area si propone di consolidare la già fitta rete di collaborazioni tra enti pubblici, terzo settore, associazioni e istituzioni accademiche, per lo sviluppo di progetti di ricerca e di buone pratiche e la promozione delle necessarie modifiche normative.