Responsabile: prof. Vittorio Amato
Comitato Tecnico Scientifico
Prof. Vittorio Amato, Dip. Scienze Politiche Università degli Studi di Napoli Federico II
Dr. Alberto Corbino, Dip. Scienze Politiche Università degli Studi di Napoli Federico II
Prof. Stefano De Falco, Dip. Scienze Politiche Università degli Studi di Napoli Federico II
Prof.ssa Daniela La Foresta, Dip. Scienze Politiche Università degli Studi di Napoli Federico II
Prof.ssa Lucia Simonetti, Dip. Scienze Politiche Università degli Studi di Napoli Federico
Attività
• Diffusione e divulgazione dei risultati della ricerca (riviste peer-review, pagina web, seminari nelle scuole,)
• Networking per la formazione di gruppi per la presentazione di progetti
• Ricerca di finanziamenti
• Corsi di formazione avanzata (master, seminari).
• Attività laboratoriali
Descrizione e obiettivi dell’area: Tematismo Dinamiche Territoriali del Turismo
Le dinamiche territoriali del turismo rappresentano un campo di ricerca multidisciplinare che analizza l’interazione tra flussi turistici, trasformazioni socioeconomiche e sostenibilità ambientale. L’obiettivo è comprendere come il turismo modelli i territori, influenzando infrastrutture, identità culturali, risorse naturali e comunità locali. Il focus è sia sugli impatti positivi (creazione di occupazione, valorizzazione del patrimonio) sia su quelli critici (overtourism, gentrificazione, degrado ecologico), proponendo modelli di governance equilibrati.
L’area esplora il ruolo delle tecnologie digitali (piattaforme online, big data, GIS) nel ridisegnare la geografia turistica, ottimizzando la gestione dei flussi e personalizzando l’esperienza del visitatore. Parallelamente, si indagano fenomeni come l’ascesa di destinazioni alternative, evidenziando la resilienza dei sistemi territoriali. Un ulteriore focus è rappresentato dalla relazione tra turismo e sostenibilità. Esaminare strategie per mitigare l’impronta ecologica e incentivare pratiche come il turismo lento o responsabile. Altri temi includono la diversificazione dell’offerta turistica, la tutela delle tradizioni locali e l’adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione alle aree fragili (coste, montagne, centri storici).
Approcci metodologici integrano la geografia economica ed umana con le discipline che, secondo varie prospettive, guardano al territorio con anche studi di caso comparativi. L’obiettivo finale è proporre analisi a sostegno di politiche che bilancino crescita economica, equità sociale e conservazione del capitale territoriale, coinvolgendo attori pubblici, privati e comunità nella co-progettazione di scenari turistici sostenibili.
Obiettivi del tematismo “dinamiche territoriali del turismo” sono così riassumibili:
- Analizzare gli impatti socioeconomici e ambientali del turismo, quantificando effetti su occupazione, distribuzione della ricchezza, pressione su ecosistemi e consumo di risorse, con focus su squilibri territoriali (es. aree urbane vs. aree interne, ).
- Analizzare l’impatto della popolazione equivalente turistica sulle strutture di base: Sanità, forniture idriche, rifiuti.
- Definire modelli di governance integrataper gestire conflitti tra sviluppo turistico, tutela del patrimonio e bisogni delle comunità, contrastando overtourism e gentrificazione.
- Promuovere strategie di sostenibilità ambientale, come transizione energetica, riduzione dei rifiuti, protezione della biodiversità e adattamento climatico in contesti fragili (zone costiere, alpine).
- Valorizzare l’identità culturale locale, evitando omologazione, attraverso la co-progettazione di offerte turistiche autentiche e inclusive con le popolazioni residenti.
- Ottimizzare l’uso delle tecnologie digitali(big data, AI, GIS) per monitorare flussi, prevedere trend, gestire capacità ricettiva e personalizzare esperienze, riducendo impatti negativi.
- Studiare fenomeni emergenti(turismo rigenerativo, nomadismo digitale) per comprendere come ridefiniscono geografie e dinamiche territoriali.
- Sperimentare politiche di diversificazione economicaper destagionalizzare la domanda, ridurre dipendenze settoriali e incentivare sinergie con agricoltura, artigianato o cultura.
- Elaborare indicatori multidisciplinariper valutare la resilienza dei territori, integrando parametri economici, ecologici e sociali in ottica di turismo rigenerativo.
- Favorire reti collaborativetra attori pubblici, privati e terzo settore, incentivando pratiche di co-governance e partecipazione civica nelle scelte turistiche.
Descrizione e obiettivi dell’area: Tematismo Dinamiche Territoriali dell’Innovazione
L’area si caratterizza per un profilo scientifico eminentemente geografico, pur mantenendo un’apertura verso ogni forma di interazione interdisciplinare, nell’ambito del comune denominatore rappresentato dall’innovazione territoriale.
Le attività di ricerca e progettuali condotte all’interno dell’area sono strutturate tenendo conto del peculiare valore strategico assunto dalla cooperazione tra tutte le componenti sociali, finalizzata ad accrescere l’impatto delle innovazioni scaturite dalla ricerca scientifica sul contesto socio-economico.
Il quadro teorico-metodologico entro cui vengono analizzati i fenomeni territoriali è delineato in relazione a due assi principali: l’ambiente e la dimensione digitale. In particolare, i campi di ricerca predominanti riguardano lo studio delle dinamiche di sostenibilità ambientale e di sostenibilità dell’innovazione tecnologica, con specifico riferimento a quella digitale, secondo una prospettiva incentrata sulle relazioni spaziali. Tali relazioni includono sia quelle intercorrenti tra attori economici (quali individui, nuclei familiari, comunità, imprese, istituzioni ed enti operanti in ambito economico con diverse finalità e nature giuridiche), sia quelle che connettono tali soggetti all’ambiente in cui essi agiscono, e viceversa.
La rilevanza delle tematiche analizzate nell’ambito dell’area risiede nella diffusa consapevolezza dell’essenzialità di valorizzare le reti di attori territoriali, al fine di promuovere forme organiche di cooperazione per la crescita e la coesione economico-sociale a livello nazionale, con particolare attenzione alle realtà del Mezzogiorno italiano.
Obiettivi del tematismo “dinamiche territoriali dell’innovazione” sono così riassumibili:
- Analizzare le dinamiche spaziali dell’innovazione, con particolare attenzione alla distribuzione geografica dei processi innovativi, alle disuguaglianze territoriali e alle interazioni tra contesti urbani, periurbani e rurali.
- Promuovere approcci interdisciplinari per indagare le connessioni tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e trasformazioni socio-economiche, integrando metodologie geografiche, economiche e sociologiche.
- Supportare lo sviluppo di modelli di governance territoriale che favoriscano la cooperazione tra attori pubblici, privati e del terzo settore, al fine di ottimizzare l’impatto delle politiche di innovazione a scala locale e regionale.
- Valutare l’impatto socio-economico delle tecnologie digitali sui territori, con focus specifico sulle ricadute occupazionali, sulla rigenerazione delle aree marginali e sulla resilienza delle comunità.
- Mappare e rafforzare le reti di innovazione territoriale, identificando hub, distretti e cluster per incentivare sinergie tra università, imprese e istituzioni, con priorità per le realtà del Mezzogiorno italiano.
- Elaborare strategie per la transizione ecologico-digitale, coniugando innovazione tecnologica (es. smart city, agricoltura 4.0) e tutela degli ecosistemi attraverso strumenti di pianificazione territoriale avanzata.
- Fornire raccomandazioni politiche evidence-based a decisori pubblici e stakeholder, basate sull’analisi critica di casi studio nazionali e internazionali legati a successi/fallimenti nell’implementazione di innovazioni territoriali.
- Monitorare le dinamiche di adozione dell’innovazione in contesti fragili, esaminando fattori abilitanti (es. infrastrutture, capitale sociale) e barriere (es. divari culturali, carenza di competenze).
- Promuovere la coesione territoriale attraverso l’innovazione inclusiva, contrastando marginalizzazione e squilibri nord-sud mediante progetti pilota orientati alla valorizzazione delle specificità locali.
- Favorire il trasferimento di conoscenza e buone pratiche attraverso piattaforme collaborative, eventi di co-progettazione e strumenti di public engagement per avvicinare cittadini, istituzioni e mondo della ricerca.